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Stacca un cerotto

Il Museo Bagatti Valsecchi, in occasione di Amart, in collaborazione con l’Associazione Antiquari Milanesi dà il via alla campagna di crowdfunding

Ogni donazione effettuata sulla piattaforma GoFundMe contribuirà a staccare un cerotto al polittico su fondo oro di Giovanni Pietro Brentani Madonna con il Bambino tra i santi Bernardino, Pietro martire, Pietro Apostolo, Giovanni Battista, una delle opere più intriganti e misteriose conservate nella casa museo milanese, che necessita di un accurato restauro.

QUI il link per donare

In occasione della quarta edizione di AMART che si svolgerà dal 19 al 23 ottobre 2022 al Museo della Permanente di Milano, il Museo Bagatti Valsecchi rafforza la collaborazione con l’Associazione Antiquari Milanesi lanciando una campagna di raccolta fondi dal titolo “Stacca un cerotto”.

Il cerotto non è altro che la carta giapponese usata durante le operazioni di restauro per evitare perdite della superficie pittorica di un dipinto. E di molti cerotti è ricoperta l’opera che apre il percorso di visita del Museo Bagatti Valsecchi, il polittico di Giovanni Pietro Brentani, Madonna con il Bambino tra i santi Bernardino, Pietro martire, Pietro Apostolo, Giovanni Battista, che necessita un accurato restauro per restituire l’opera agli antichi splendori.

L’Associazione Antiquari Milanesi contribuirà con una prima donazione di 3.000 €, cui si aggiungerà quella del gruppo giovani dell’associazione, ma l’obiettivo è raggiungere 20.000 € per riportare l’affascinante polittico al suo stato originale. Per consentire la valorizzazione di questo dipinto milanese, tutti possono fare la loro parte su www.gofundme.com.

Il polittico, oggi in un compromesso stato di conservazione, rappresenta la Madonna con il Bambino e numerosi santi racchiusi in una preziosa cornice dorata in gotico internazionale.

L’opera è stata attribuita al pittore Giovanni Pietro Brentani e, considerando i pochi dati anagrafici noti dell’autore, si ipotizza che possa essere stata realizzata nella seconda metà del Quattrocento.

Il caratteristico fondo dorato, presente in tutti gli scomparti del polittico, rimanda all’elegante linguaggio tardogotico che emerge con vigore anche per la preziosità delle vesti, la gestualità delle mani e la raffinatezza dei profili raffigurati. I numerosi protagonisti possiedono occhi allungati e nasi appuntiti e sono posti in relazione gli uni con gli altri proprio grazie alla gestualità sottesa e all’incrocio di sguardi che rafforza il loro legame.

Il restauro metterà in luce tutti i dettagli riccamente dipinti dall’artista che ha realizzato nella sua bottega anche la cornice in perfetta armonia con gli scomparti dipinti. Pizzi, merletti, decori, volti e sguardi, fanno dell’opera un raro gioiello da recuperare dell’arte lombarda del tardo Rinascimento.

GIOVANNA REPOSSI 

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