Artroom

Metamorphosis

ERCOLE PIGNATELLI

E’ in uscita in questi mesi estivi, pubblicato dall’Editoriale Giorgio Mondadori, il volume biografico dedicato all’artista Ercole Pignatelli.

L’opera, curata da Fortunato D’Amico, dal titolo “Metamorphosis”, pur mantenendo il rigore sistematico di una narrazione cronologica, si propone di restituire al lettore il pathos emozionale di una vicenda artistica vissuta incrociando i personaggi le vicende del tempo con le storie personali di una vita intensa e ricca di aneddoti. Una particolare biografia quindi, che potremmo definire “critica”, che ai testi di Ercole Pignatelli e l’intervista di Angelo Crespi, affianca quelli di Fortunato D’Amico, Giancarlo Lacchin, Raffaelle Carrieri, Giuseppe Lezzi.

Il racconto di Ercole Pignatelli, arrivato a Milano nel 1953 all’età di 18 anni, si insinua nei meandri poco conosciuti degli ultimi sessanta cinque anni di storia dell’arte italiana, e restituisce al lettore una visione generale attraverso racconti e storie inedite vissute dal protagonista in prima persona insieme ai suoi compagni d’arte.

Incrocia i destini di molte persone che a partire degli anni ‘ 50 del secolo corso sono stati soggetti importanti, non solo per la professione e la formazione culturale dell’artista, con il quale hanno stretto legami e vincoli di amicizia duraturi, ma anche e soprattutto perché interpreti essi stessi delle vicende principali dell’arte italiana e internazionale dello secolo scorso.

Esseri che con il loro operato hanno segnato lo sviluppo di un’epoca e del costume culturale del Bel Paese. Il volume quindi vuole essere anche un piccolo sunto di una storia dell’arte contemporanea che a partire dal dopo guerra transita da una Milano in continua fermentazione e arriva ai giorni nostri giorni, portando con sé l’appellativo di una stagione mitica e leggendaria,forse irripetibile. Tra i tanti, davvero tanti personaggi che hanno incontrato e condiviso la loro vita con quella di Ercole Pignatelli, da ricordare: Lucio Fontana, Raffaele Carrieri autore del lungo testo critico sulla figura di Ercole Pignatelli, scritto nel1982, MIlena Milani, Carlo Cardazzo.

Emerge in questa trama narrativa la tematica poetica che accompagnerà la ricerca la carriera artistica di Ercole Pignatelli: l’universo femminile.

Questa sensibilità particolare verso la donna giustifica l’insieme del linguaggio pittorico e dell’estetica esibita nelle coloratissime tele orientata alla sensualità, e avulsa al piacere erotico, proiettato nella sua dimensione più pura e poetica.

Ogni immagine prodotta nelle opere di Ercole Pignatelli rimanda alle linee sinuose e ai profili della femminilità, attraversa il linguaggio delle metafore e sfocia in una profondità cromatica intensa, indice di un edonismo virale verso la raggiunta soddisfazione della propria virilità, continuamente rinnovata nella sua epigenesi.

Così la terra di origine, la natura, la frutta, la notte, la vite e i fiori, simbolicamente rappresentano l’incarnazione del desiderio di irrefrenabile congiunzione con il gentil sesso, continuamente agitato dalla ricerca di allegorie stimolanti la tensione erotica ed amorosa.

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