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L’arte del Made in Italy

Nel variegato panorama internazionale dell’arte contemporanea Marco Eugenio di Giandomenico, scrittore, docente all’Accademia di Belle Arti di Brera, critico d’arte e curatore di prestigiose mostre e iniziative artistiche e culturali, è tra le figure più attive e interessanti nella promozione delle migliori espressioni creative del Bel Paese, nella valorizzazione del made in Italy, quale patrimonio identitario socioculturale da salvaguardare e incentivare, soprattutto nell’era della globalizzazione dovuta all’inarrestabile sviluppo delle nuove tecnologie.

Un carriera senza precedenti, da ideatore e curatore della manifestazione #Leonardo at the Table” inaugurata al Castello Sforzesco di Milano durante l’EXPO 2015, con partecipazioni eccellenti del calibro di Carla Fracci, Gualtiero Marchesi, il californiano precursore della Soundart Bill Fontana, alla scrittura e produzione del film “Giants in Milan – Arte Sostenibile” in collaborazione con il Comune di Milano, adottato nelle 24 biblioteche della Capitale Lombarda, anche qui con l’intervento di eminenti personalità della cultura quali Ferruccio De Bortoli, Francesco Alberoni, Claudio Salsi, Pino Farinotti, solo per citarne alcuni.

Per non parlare poi dei suoi interventi televisivi come esperto di arte ed economia sostenibile tra cui la trasmissione “Heritage” su Rai Uno, a cura di Federico Fazzuoli e Marco Ravaglioli. Più di 20 monografie pubblicate con primarie case editrici, molteplici articoli sulle principali testate editoriali nazionali, partecipazione a più di 150 eventi artistici e culturali in qualità di lecturer, chairmano curatore, invitato speciale ogni anno in manifestazioni internazionali, dalla Mostra del Cinema di Venezia al Festival del Cinema di Cannes, dalle sfilate esclusive delle fashion week milanesi e parigine ai principali eventi culinari a cura di chef stellati.

Di lontane origini austriache, nato in centro Italia, residente e operativo a Milano da più di venticinque anni, Marco Eugenio Di Giandomenico è tra i promotori eccellenti del made in Italy nel mondo, è di quelle professionalità eclettiche di cui il nostro Paese ha bisogno per un rilancio autentico dopo la grande pandemia, in quanto solo riscoprendo le nostre origini, il nostro “saper fare” sedimentatosi in secoli di storia è possibile innescare un nuovo percorso virtuoso, un nuovo “rinascimento” che renda merito alle meravigliose energie creative dei nostri territori.

Incontrandolo qualche tempo fa, incuriosita, gli ho chiesto quali studi avesse compiuto:

“Ho frequentato un ottimo liceo classico, mi sono laureato in economia, ho partecipato a corsi di alta formazione in storia dell’arte, filosofia e teologia soprattutto presso istituzioni culturali afferenti la Santa Sede. Giovanissimo ho avuto una breve esperienza di top model per primaria casa di moda, esperienza illuminante per la mia professione”.

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